Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/21

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introduzione xi


la Siberia Centrale, tutto l’impulso che ne sarebbe venuto alla sua industria e alla sua esportazione — i suoi occhi d’uomo moderno, fissati lontano, perseguivano il sogno di collegare Tomsk a Barnaul e Bijsk e ai centri minerari dell’Altai con l’automobile veloce. E il progetto era vagliato e criticato: era insomma discusso.

Dopo la caduta dal ponte Ettore arrischia la prima occhiata di controllo alla macchina.

Più in là, a Omsk, eravamo in piena steppa. — La stagione piovosa laggiù è assai più breve che nella “taiga„; il terreno stepposo più resistente alla pioggia; il suolo quasi assolutamente piano. — Ritrovavamo lì le condizioni di viabilità della Mongolia settentrionale, dove, in caccia di antilopi, avevamo potuto lanciare la nostra macchina alle più alte velocità. — E trovavamo lì un ambiente di lavoro e di progresso inatteso e meraviglioso. — Quaranta milioni di rubli d’esportazione di burro nel 1906 e sei milioni di rubli in acquisto di macchine agrarie nello stesso periodo. — L’attività di