Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/22

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xii introduzione


russi intelligenti, di siberiani attivi e sagaci, di chirghisi divenuti laboriosi e abili, guidata e rafforzata dall’opera finanziaria e commerciale oculata e intraprendente di danesi, d’inglesi, di norvegesi, di tedeschi. — Tutto un mondo in movimento che si arricchisce intorno al bestiame, al latte, al burro, promovendo il miglioramento dei pascoli, l’intensificazione dell’agricoltura foraggiera.

E il territorio di questo sfruttamento, ogni anno più intenso, penetra e si estende in tutta la regione delle steppe, dove le orde chirghise spinte dall’istinto di razza vanno nomadi di pastura in pastura; si espande in mille rivoli per tutti i villaggi, dove gli emigrati d’oggi, o i figli degli antichi esiliati della Russia Europea, si accolgono in nuove comunità lavoratrici e prospere. — E da Omsk a Kurgan, al lago Balkasch, a Semipalatinsk si stende la steppa immensa e si moltiplicano oggi le possibilità, domani le necessità delle comunicazioni e dei trasporti automobilistici.

E poi a Tjumen e a Jekaterinburg, fra quella gente modesta e operosa, in quella miniera inesauribile degli Urali, dove ogni ettaro di terreno è un tesoro di ricchezze nascoste, dove la pietra crea la strada meno problematica; — e poi avanti, avanti, fino alla frontiera di Germania — da per tutto — il passaggio della nostra macchina, che resisteva alle prove più ardue, che passava incolume attraverso torture meccaniche dalle quali sono fiaccati i “tarantass„ robusti e le “teleghe„ leggere — da per tutto essa lasciava il solco e, forse nel solco, il seme di un avvenire di civiltà più sicuro, di un più rapido progresso, perchè dovunque essa evocava l’imagine della via di comunicazione regolare, per la quale il sangue dei popoli circola vivificando i continenti.

Ma di qua dalla frontiera di Russia — nell’Europa occidentale — qui dove le automobili già solcano le belle numerose strade tedesche e quelle meravigliose di Francia, qui dove il problema dei servizi automobilistici non è più un sogno nell’avvenire ma un problema nel presente, — qui nell’Europa occidentale il successo del nostro sforzo ingigantì, si affermò nelle discussioni dei tecnici, nell’entusiasmo delle popolazioni. E si ca-