Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/233

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CAPITOLO IX.


URGA

Alla «Rusky-kitensky Bank» — Uno strano pellegrinaggio — Il governatore cinese in automobile — La partenza da Urga — Affondati nel fango — Una discesa disastrosa.

Delle tre città, la prima che incontrammo arrivando fu la cinese. Vi entrammo perchè vi entrava il telegrafo. Avevamo talmente preso l’abitudine di seguire per tutto quei due fili, con la più completa fiducia, che ci saremmo lasciati condurre da loro ovunque senza discussione. Essi erano cinesi, e facevano una sosta precisamente nella città cinese prima di ripartire direttamente per il nord attraverso a scoscese montagne. Il loro compito di guida finiva. Ci condussero per le strade anguste e sporche della città cinese, e, ad un tratto, saltarono al di sopra d’una palizzata, e ci lasciarono perplessi.

Il nostro arrivo faceva accorrere la popolazione agl’ingressi dei recinti, dai quali potevamo gettare un rapido sguardo sopra cortili ingombri di casse, di cammelli, di bambini, sopra edifici cinesi dalle griglie a complicato disegno geometrico, sopra piccoli templi variopinti e vistosi. Dietro alle barbare difese di travi scorgevamo i segni del benessere e del lavoro. Gli abitanti sono tutti dediti al grande commercio, arricchiti dal thè, dalle lane, dalle pelli, dai cavalli, organizzatori regolari di carovane, proprietari di