Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/249

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fuggivano appena fermavamo l’automobile per interrogarli. Fortunatamente alla Banca ci eravamo forniti d’un sacchetto di piccole monete russe, e mostrando venti copeki d’argento fra il pollice e l’indice riuscimmo, come per incanto, ad arrestare la fuga dei Donne della Mongolia settentrionale in vicinanza dell’Iro. viandanti. E un po’ Borghese col suo russo, ed io col mio cinese, domandando lui la via per Kiakhta, io quella per Maimachen, potemmo farci comprendere. Voltammo al nord, lasciammo Urga alle spalle, e c’internammo in una vasta vallata verde, per sentieri incerti che s’intrecciavano capricciosamente fra ciuffi d’erba e sparivano volta a volta.