Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/351

Da Wikisource.

un ponte che crolla 297


gato dietro. Quando, dopo essersi sollevata davanti fino a prendere una posizione verticale, s’era inabissata, essa era andata a cadere precisamente sulle gomme; s’era seduta sul caucciù. Questo aveva ammortizzato il colpo. E deve essere stato un colpo formidabile, perchè quei provvidenziali copertoni di ricambio rimasero perfettamente incastrati in fondo al torrente, così incastrati che poi dovemmo scavarli fuori come da una nicchia. Una trave aveva salvato noi, ed alcune pneumatiche inoperose avevano Una panna nella Taiga. salvato l’automobile. Se la trave era più in là o le pneumatiche stavano da un’altra parte, la corsa era finita. Non occorre dire che noi davamo all’intervento della trave un’importanza infinitamente maggiore, e meritata.

Non passarono molti minuti che dalla parte della stazione vedemmo arrivare di corsa della gente. Avanti a tutti il gendarme, scalmanato, ansimante, senza voce. La sua faccia s’illuminò d’un sorriso di soddisfazione vedendoci salvi. Si aspettava senza dubbio chi sa quale catastrofe. Dietro a lui correva il capostazione. Il pover’uomo aveva dei rimorsi. Ci salutò con