Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/64

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22 capitolo ii.


stra a dominare gli uomini. In queste lotte contro le difficoltà che la sua volontà si imponeva, ebbe le sue ferite. Una volta volle fermare un cavallo in fuga, fu travolto, e la vettura che il cavallo trascinava gli passò sulla testa; ne porta il segno. Un’altra volta, montando un cavallo indomito, cadde malamente di sella; fu raccolto svenuto, col naso quasi completamente distaccato, il volto imbrattato di sangue; un abile chirurgo rimise al posto il naso, lo ricucì alle gote. Ma un abile chirurgo non è sempre anche un abile scultore, ed ecco perchè il naso del Principe Borghese è rimasto un po’ asimmetrico. Egli scherzosamente se ne lagna, sparla del suo naso, lo accusa di arrossire ai mutamenti di temperatura come un termometro chimico; ma questi suoi giudizi sono eccessivamente severi. La leggiera anomalia fisionomica non è troppo visibile.

Ci salutammo come se ci fossimo sempre conosciuti. Una stretta di mano, e cominciammo a parlare della corsa. Come mai gli era venuta l’idea di prendervi parte? Semplicissimo. Ogni tre o quattro anni egli compie qualche gran viaggio, e quest’anno aveva deciso di recarsi appunto a Pechino, che non aveva mai visitato, e dove suo fratello Don Livio reggeva la Legazione d’Italia come Chargé d’Affaires. Ed ecco che un mattino, a Roma, sfogliando i giornali all’ora del caffè, lesse sul Matin della strana sfida. Sembrava ideata apposta per lui. Immediatamente telegrafò alla fabbrica d’automobili “Itala„ chiedendo se era pronta a fornirgli una macchina per questa corsa, della quale egli si assumeva tutta l’organizzazione, l’esecuzione e le spese. La risposta fu, naturalmente, favorevole, e allora egli mandò al Matin la sua adesione. Intanto cominciava i preparativi.

Egli non partecipò alle adunanze degl’iscritti a Parigi; mandò soltanto un suo rappresentante (che fu Fournier, il vincitore della corsa automobilistica Parigi-Bordeaux) ad informarsi intorno alle pratiche necessarie per partecipare alla gara. Di pratiche non ve n’era che una: il versamento di 2000 franchi all’Automobile Club di Francia (Commissione dei concorsi). I 2000 franchi sarebbero