Pagina:Barzini - La metà del mondo vista da un'automobile, Milano, Hoepli, 1908.djvu/245

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urga 197


mani, sormontato dal bottone di corallo, segno del più alto grado, adorno il cappello da una doppia penna di pavone, fece un completo giro d’ispezione intorno alla macchina. Poi vi salì, mentre il Principe prendeva il volante, ed Ettore si sedeva sul “posto del montatoio„. La notizia s’era sparsa. Della gente accorreva. Tutti i baffuti ufficiali e soldati mongoli guardavano esterrefatti il loro duce, e guardavano a noi con una certa diffidenza.

L’Itala partì. Fece un ampio giro avanti al Fu per attraversare Sulle rive dell’Iro in Mongolia - Nè ponti nè battelli. Come si passa? un ponticello, e prese il largo. Il Governatore della Mongolia s’era afferrato fortemente ai bracciali del sedile, ma pareva estasiato. Il suo codino oscillava nell’aria. Gli uomini del sèguito ebbero forse l’impressione che si volesse rapire il loro signore, poichè si precipitarono sui cavalli legati alla palizzata, balzarono in sella, e via, dietro alla macchina diabolica, urlando. Appresso a loro si precipitò chiunque aveva un cavallo a portata di mano, e i cavalli laggiù sono per tutto. Sbucavano cavalieri d’ogni parte, erano lama, erano soldati, erano uomini della prateria; arrivavano tardi, l’automobile era scomparsa ed essi non rincorrevano più