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34 problemi inattesi della guerra


blema nella sua enormità pareva ancora semplice. Si trattava di poter battere con tiri demolenti una regione come si batte un forte. La battaglia di movimento aveva già imposto un consumo di munizioni infinitamente più grande del previsto; la battaglia di posizione moltiplicava ancora il consumo in proporzioni immense. La immobilità delle fronti, sopprimendo le difficoltà di trasporto che misurano i mezzi degli eserciti in marcia, permetteva un accumulamento senza limiti di armamenti sulle linee difensive, per paralizzare i quali si richiedevano eguali e più vasti accumulamenti.

Dopo le dure esperienze della lotta di trincee in Francia, i tedeschi crearono come organismo di attacco la così detta «falange», cioè una mostruosa batteria di migliaia di cannoni di ogni calibro, servita da magnifiche organizzazioni logistiche, incaricata di aprire il varco alla fanteria, concentrando un fuoco spaventoso sopra un breve settore della difesa. Contro l’esercito russo, male fortificato perchè sorpreso in un periodo di transazione fra l’offensiva e la difensiva, affranto dalla lunga e manovrata lotta in Galizia, ricco di uomini ma povero ancora di mezzi, poco dosato di artiglierie, ridotto ad una disperata miseria di munizioni dopo lo sforzo compiuto sui Carpazi, impreparato a sostenere l’urto, la falange si dimostrò terribilmente efficace all’inizio. Ma col progredire della immensa battaglia l’efficacia scemò. Quando i rus-