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56 problemi inattesi della guerra


il suo ventre. La caccia francese diveniva nuovamente impossibile e subiva un’altra sosta.

Bisognava cambiar tattica e cercare altre armi. Non potendo attaccare più dal basso, si era costretti a ritornare all’attacco dall’alto. Era necessario superare per questo tutte le velocità fino allora raggiunte. Si seguì il sistema inverso di quello tedesco: invece di aumentare il motore si diminuirono le proporzioni dell’apparecchio. Comparvero delle vere libellule dal volo fulmineo. Non avevano che ottanta cavalli di forza, ma raggiungevano, negli strati più densi e più bassi dell’aria, la velocità di centosettantacinque chilometri all’ora. Armate di mitragliatrice, manovrarono come aveva manovrato il Morane. Si precipitarono sul nemico dall’alto, mitragliandolo.

Le incursioni tedesche erano per la terza volta fermate. Ma a questo punto il Fokker faceva la sua apparizione. I tedeschi si gettavano anche loro alla caccia. Copiavano il nemico nei suoi sistemi; adottavano persino il motore rotante. Avevano sentito alla loro volta l’urgenza di possedere uno strumento piccolo, di poca autonomia ma di impetuosa e sicura azione difensiva. Perchè mentre si svolgeva questa gara concitata per l’aviazione da caccia, piena di alternative, di sorprese, tragica, superba, meravigliosa, progredivano con non minore impulso tutte le forme dell’aviazione da crociera, dell’aviazione potente, dell’aviazione da