Pagina:Barzini - Una porta d'Italia col Tedesco per portiere, Caddeo, Milano, 1922.djvu/10

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del confine e deve trattarli alla stessa stregua degli altri suoi figli, ma deve altresì volere che si dia fine agli equivoci e che a Bolzano e a Merano, come a Innsbruck, a Berlino e a Vienna si persuadano che la linea del Brennero è e sarà per sempre italiana, e che tutti coloro che abitano al di qua di quella linea non debbono e non possono avere che un solo Governo: quello di Roma. Quando il Governo da parte sua avrà adottato nella Regione Atesina una politica equa ma ferma, benevole ma energica nello stesso tempo, quando, insomma, governerà, i già impalliditi fantasmi dell’Austria e della Germania che ancora incombono dal valico del Brennero dilegueranno irreparabilmente, e l’Alto Adige vedrà il nuovo miracolo di due nazionalità riconciliate, che, conservando ciascuna le caratteristiche proprie, marceranno concordi sulle vie di un comune luminoso destino.

A questa idealità si inspirano gli scritti di Luigi Barzini, riuniti in questo volume, intorno ai quali, ne siamo certi, si rinnoverà l’unanime consenso che li salutò già quando comparvero per la prima volta.

Milano, febbraio 1922.