Pagina:Barzini - Una porta d'Italia col Tedesco per portiere, Caddeo, Milano, 1922.djvu/117

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momento i difensori erano intenti a ritirarsi in disordine. Per questo misero incidente «i Goti del Burgraviato di Bolzano — soggiunge Reut-Nikolussi — sangue alamannico e bajuvarico, e i resti dell’originario popolo retico debbono essere curvati sotto l’odiato giogo dell’italiano, a cui la fortuna, non il valore, conquistò la vittoria!»

È così che il nostro uomo spara. «L’Italia scatenò la guerra per criminosa brama di potere ad onta di tutti i Trattati»... «dobbiamo tollerare, serrando i denti per lo sdegno, che il nemico torturi i nostri connazionali»... l’Italia « considera e tratta l’intera popolazione maschile come prigioniera di guerra... «essa trascina in catene i politicamente sospetti» (infatti gli abbiamo visto una catena che pendeva dal taschino del suo panciotto)... «dobbiamo subire l'onta di udire nel luogo sacro alla vincitrice anima tirolese, il Berg Isel, echeggiare lo stridulo cicaleccio di agghindati siciliani».. Un fuoco tambureggiante. Questo è il linguaggio di quei pochi uomini che abbiamo lasciato alla testa di un buon popolo, che ne aveva abbastanza di loro, i quali sputano in pubblico sulla nostra bandiera per mostrarsi invece bonari e gentili quando vanno a Roma a negoziare gli sputi, combinando abilmente le due azioni, di piazza e di anticamera, con le quali si governa il Governo italiano. Certo, se in un paese straniero si ingiuriasse così l’Italia, noi reclameremmo dal Governo di quel paese misure severe. Ma qui come si fa?