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146 lo cunto de li cunti

          Tutto se pavoneja,
          E se mprena e se vanta
          Ca vene de streppegna e de jenimma1
          D’Achillo o d’Alesantro.
          Tutto lo juorno fa designe d’arvolo2,
          E tira da no cippo de castagna
          No rammo de lecina3;
          Tutto lo juorno scrive
          Storie, e cierne Lucie4
          De patre, che non appero mai figlie5;
          Vo, che n’ommo, che venne l’uoglio a quarte,
          Sia nobele de quarte6;
          Aggiusta privilegie ncarta pecora.
          Fatte viecchie a lo fummo,
          Pe pascere lo fummo, e l’arbascia;
          S’accatta sepoture,
          E nce mpizza spetaffie
          Co mille filastoccole;
          Pe acconciare le pettole
          Paga buono le zazzare7;
          Pe accordare campane,
          Spenne a li campanile;
          E, pe jettare quarche fonnamiento
          A case scarropate,
          Spenne n’uocchio a le prete.



  1. Di stirpe e di razza.
  2. Alberi genealogici.
  3. Elce.
  4. (ES) Giarnalogie. — Cierne Lucie, storpiatura burlesca di: genealogia. Cfr. n. 18, p. 7.
  5. Contro i falsi nobili e gli scrittori stipendiati di genealogie. Questa peste cominciò a infierire appunto in quel tempo nella nostra letteratura storica. È noto che si giunse finanche ad alterare ed interpolare i documenti conservati nei pubblici archivii, come se ne osservano tuttora le tracce.
  6. Giuoco di parola tra il quarto, misura, e i quarti, requisiti di nobiltà.
  7. Altri corregge: zaccare (fanciulle).