Pagina:Basile - Lu cunto de li cunti, Vol.I.djvu/507

Da Wikisource.

aggiunte e correzioni 293


p. 97, l. 19. «Da l’osteria de l’Aurinale». Nella bellissima carta: Topografia dell’Agro Napoletano del Rizzi Zannoni, 1793, è segnata sulla via tra Mugnano e Piscinola una Taverna del Pisciatoro.

p. 127, n. 43. Sauta maruzza, e dà la mano a Cola, non è solo una frase proverbiale, ma è il principio di una canzone, per la quale v. Galiani, Del dial. napol., p. 118.

p. 171 sgg. Ai giuochi fanciulleschi, che ho accennati come menzionati nel tempo stesso dal Basile e dal Perillo, si aggiungano questi altri: A la rota de caucie, Ben venga lo mastro, A rentinola, A scarreca la botta, A sauta parma, A preta nzino, A Re mmazziere, A la gatta cecata, A la lampa a la lampa, A stienne mia cortina, A tafaro e tamburo, A travo luongo, Lo viecchio no è venuto, A li froggiudecate, A bienola vienola, Ad apere le porte che Farcone vo ntrare. I quali si trovano tutti nel luogo citato a p. 171, n. 4.

p. 237, n. 35, Si spieghi più chiaramente che la frase allude all’uso popolare del portar cucite negli abiti immagini di santi, cartellini d’orazioni, per devozione.

p, 278, n. 43. Si noti che po ca per poi che, usa il N. nelle MN., passim; onde, se la spiegazione da me data è giusta, la correzione in pocca è superflua.