Pagina:Basile - Lu cunto de li cunti, Vol.I.djvu/96

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lxxxvi introduzione

di dedicarlo: ch’era quel Duca d’Acerenza, Galeazzo Pinelli, protettore di Giambattista, ai cui servigi questi era morto.

E, nel 1634, pubblicava appresso Ottavio Beltrano, la prima giornata del Cunto de li Cunti, dedicandola: «All’Illustriss, et Eccellentiss. Sig. il Signor Galeazzo Francesco Pinello, Duca dell’Acerenza, Marchese di Galatone, Sig. di Copertino, Veglie, Liverano, et Giuliano, mio patrone osservandissimo» 1

Lo Scarano dice nella prefazione (tralascio le solite ciance del tempo): «Vengo a comparire avanti di V. E. ed a dedicarle per hora la prima giornata del Pentamerone overo Conto de’ Conti del signor Cavaliere Gio. Battista Basile in lingua napoletana, in cui si scorgerà la grandezza d’un ingegno così pellegrino com’era il suo, in ordinar quelle favole con tanti scherzi, con tante sentenze, e con tanti stravaganti modi, che son certo che doveranno arrecare grandissimo diletto ed allegrezza a coloro, che le leggeranno, e fama e gloria a lui che l’ha composte».

Il Cunto de li Cunti è qui chiamato per la prima volta Pentamerone. Il qual titolo non appare sul frontespizio, e non sappiamo se provenga dal Basile, o non sia



  1. Lo Cunto | de li Cunti | overo | Lo trattenemiento de’ | Peccerille | de Gian Alessio (sic!) Abbattutis | In Napoli, Appresso Ottavio | Beltrano, 1634 | Con licenza de’ superiori; — di pp. 160 num., e 8 inn. a princ. — Quest’edizione è sconosciuta ai bibliografi, che han trattato delle opere del Basile; e l’unico esemplare, che io ne conosca, è conservato nella Biblioteca Nazionale di Torino.