Pagina:Battisti, Al parlamento austriaco, 1915.djvu/176

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158 al popolo italiano

lia) l’agognata soluzione; ma anche da solo sarebbe un elemento perturbatore, un elemento dissolvitore che porterebbe o a gravi conflitti interni o a urti esterni in momenti probabilmente intempestivi con grave danno per l’Italia e con la deprecazione dell’Europa civile che saluterebbe con orrore il riaffacciarsi della guerra.

Chi infine — ed è questa la tesi di molti socialisti ufficiali — crede ormai sorpassato il periodo delle rivendicazioni nazionali e addita l’internazionalismo come la panacea di tutti i mali, merita compassione come chi nega la luce perchè è cieco.

Non solo l’internazionalismo ha in quest’anno mostrato la sua immaturità col non aver saputo impedire la guerra europea; ma ne’ riguardi nazionali avea già antecedentemente mostrato la sua impotenza nello Stato internazionale per eccellenza, nell’Austria, ove non era riuscito a creare un programma nazionale e a svolgere un’azione che fosse ben accetta a tutti i partiti socialisti.

Del resto chi ha letto cum grano salis i sacri testi del socialismo, ha diritto di ripetere finchè questi testi non sieno rinnegati che ogni opposizione al costituirsi delle unità nazionali, equivale ad opposizione e lotta al socialismo stesso, giacchè le unità nazionali sono il presupposto logico e necessario dello sviluppo della civiltà borghese-capitalistica e per ciò stesso del socialismo.

Come la famiglia, la tribù, il comune, furono