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70 al parlamento austriaco


Lo stato in cui dalla provincia, la quale costruisce in regia propria, si sono abbandonati incompiuti i lavori stradali nei dintorni di Trento, in Val di Cembra, sulla strada di Lavarone, nel Val Regnana, ecc., dà l’idea di impresarii che sieno scappati.

Vi sono ponti costrutti per metà e pericolanti, gallerie che crollano, manufatti incompleti e destinati ad esser travolti. E sulla strada dopo un anno dall’abbandono dei lavori ci sono ancora abbandonati attrezzi, utensili, carri, rotaie, ecc.

Nell’atto in cui i partiti dominanti nella Dieta del Tirolo reclamano denari dal Parlamento, noi sentiamo il dovere di rinfacciar loro questo pessimo e vergognoso sistema amministrativo che è a tutto danno del proletariato e della piccola possidenza del contadino dai quali si spremono le maggiori imposte.

Ma quando si parla della Provincia del Tirolo e della sua amministrazione, non può non essere ricordato dal rappresentante di Trento, che i fondi sono sempre ingiustamente distribuiti fra parte italiana e parte tedesca e che a togliere la ingiustizia palese è assolutamente indispensabile arrivare al distacco della parte italiana della Provincia dalla parte tedesca e alla creazione di un Trentino autonomo.

Se le promesse del conte Slürgkh fossero cosa da prender sul serio, sarebbe da salutare con viva compiacenza la assicurazione da lui data al barone Malfatti e al dottor Gentili del suo interessamento per l’autonomia.