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clone aveva portata molte miglia lontana da casa, e che non aveva mai ucciso nessuno in vita sua!

Ma era evidente che la donnina aspettava da lei una risposta, e allora Dorothy disse esitando:

— Siete molto gentile; ma temo che ci sia un errore. Io non ho ucciso nessuno.

— Ma la tua casa sì, in ogni modo — ribatté la donnina ridendo, — che è poi la stessa cosa. Guarda! — ella continuò, indicando l’angolo della casa; — non vedi che i suoi piedi spuntano ancora sotto quel pezzo di legno?

Dorothy guardò e diede in un piccolo grido di spavento. In realtà, sotto l’angolo del grosso trave su cui poggiava la casa, spuntavano due piedi calzati di scarpe d’argento appuntite.

— Oh, poveri noi! — esclamò Dorothy giungendo le mani con fare disperato; — ma allora la casa le è caduta sopra! Cosa facciamo adesso?

— Non c’è nulla da fare, — rispose calma la donnina.

— Ma chi era? — tornò a chiedere Dorothy.

— Ti ho già detto che era la Perfida Strega dell’Est, — rispose la donnina. — È lei che ha tenuto i Suechialimoni sotto il suo potere per molti anni, obbligandoli a lavorare come

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