Pagina:Beccaria - Opere, Milano, 1821 II.djvu/380

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stesso risente necessariamente; siano da’ secondarii, cioè da quelli che sentono gli uomini riuniti in società osservandosi ed imitandosi reciprocamente, come, per esempio, la curiosità, la voglia di distinguersi, la fuga della noia; mentre dall’una parte si rende più facile il soddisfare alle naturali necessità, e cresce dall’altra l’attività dello spirito coll’addensamento degli esseri pensanti. Vi sono dunque sempre state fra gli uomini in qualunque maniera riuniti economia pubblica e commercio: in ogni tempo vi è stato cambio di cose con cose reciprocamente superflue e necessarie, di azioni con cose, di azioni con azioni. Eccovi il principio di ogni traffico. In ogni tempo gli uomini riuniti per qualche motivo sono stati forzati, per mantener l’unione ed ottenerne il fine, di concorrere con un certo numero di operazioni al bene comune, e di consegnare sia la direzione, sia il prodotto di tali operazioni ad un supremo magistrato. Eccovi il principio di ogni sorta di finanze e dell’amministrazione di esse. Ma queste cognizioni erano guidate solamente dalla disordinata e contraria opportunità de’ tempi, dalla presenza sollecita del bisogno e dal timore istantaneo e precipitoso de’ mali, non da una catena di riflessioni e di verità dedotte ordinatamente le une dalle altre, e prese sulla somma totale de’ bisogni sociali.

Era dunque necessaria una moltitudine di secoli ed una infinita serie di fatti e di esperienze, per supplire al confuso e lento progresso degli uomini verso le scienze economiche, e per produrre quella folla di minute circostanze