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Pagina:Beccaria - Opere, Milano, 1821 II.djvu/478

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478 RELAZIONE


Semplici sono gli elementi che compongono una bilancia, se si consideri colla matematica astrazione; ma semplici non sono le relazioni che queste hanno, messe in pratica coll’ambiente che le circonda, col punto di sospensione, coi fili che attaccano le tazze ai bracci di essa, col centro del moto, colla mano dell’operatore. Una bilancia fedele, sensibile e nello stesso tempo servibile comodamente agli usi giornalieri della vita, è ancora un oggetto di ricerca per quelli che amano di far corrispondere le opere della mano, per quanto sia possibile, coll’esattezza del raziocinio.

Le sopradette bilancie o possono qui fabbricarsi, o farsi venire. Io non diffiderei che coi lumi del regio matematico, colla diligenza, assiduità, e, ardisco dire, abilità dell’altro condelegato mio fratello, e colla cooperazione di qualche valente nostro artefice, non si potessero qui costruire bilancie anche migliori di quelle di ogni altro paese. Così facendo, l’esperienza ci insegnerebbe meglio quali regole dovranno prescriversi per l’avvenire nella costruzione delle bilancie servibili all’uso pubblico in tutte le contrattazioni, alfine di evitare le frodi e gli equivoci troppo frequenti: ma, io lo ripeto, tutto ciò sarà il soggetto dell’altra Relazione da farsi intorno a questa materia, come pure intorno all’uso delle stadere, la notoria fallacia delle quali merita considerazione e provvedimento.