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visione della Boston dell’avvenire, che la vera Boston mi sembrava estranea. Appena mi trovai sulla strada, m’impressionò il sudiciume e il cattivo odore che prima non avevo mai osservato; ancora ieri mi sembrava tanto naturale di vedere alcuni de’ miei cittadini vestiti di seta, mentre altri portavano i vestiti laceri; alcuni ben nutriti, altri morenti di fame. Ora m’irritava la palese ineguaglianza nell’abito e nell’apparenza degli uomini e delle donne che s’incontravano per istrada e ancora più la completa indifferenza dei ricchi verso i poveri. Erano questi esseri umani, che potevano guardare la miseria dei loro concittadini senza versare una lagrima? Pure dovevo persuadermi che io ero cambiato e non i miei contemporanei; avevo sognato di una città i cui abitanti erano tutti uguali, come i fanciulli d’una famiglia, e dove uno solo comandava ed era la guida di tutti.

Un altro tratto della vera Boston il quale mi dimostrò come le cose benchè conosciute, appaiano strane, se viste sotto luce diversa, era l’immensità di avvisi pubblici. Nella Boston del 20° secolo, non se ne vedevano, perchè non occorrevano; ma qui, di avvisi tappezzavano tutti gli edifizi, le finestre e persino il lastrico, coprivano pagine intere di giornali d’ogni colore, erano dappertutto infine fuorchè sul cielo, e sempre allo scopo di attirare, con innumerevoli pretesti, il denaro altrui nelle proprie tasche.

Per quanto diversa fosse la dicitura, il tenore di tutte queste innovazioni era lo stesso. Quegli avvisi erano variamente concepiti; ma il loro contenuto era sempre identico:

«Aiutate Giovanni Jones! Non datevi pensiero degli altri, son tutti truffatori: io solo, Giovanni Jones, sono un vero galantuomo. Venite da me, ascoltatemi, guardatemi. Badate di non sbagliare, Giovanni Jones è l’uomo che cercate e nessun altro. Lasciate che gli altri muoiano di fame; ma per l’amor del cielo pensate a Giovanni Jones!»

Non so se fu il linguaggio appassionato o il carattere spiacevole di quella scritta che mi fece provar l’impressione di essere un estraneo nella mia patria. Uomini disgraziati, avrei voluto gridare, che siete condannati a mendicare l’uno con l’altro, dal più