Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/105

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libro primo - capitolo ix 99


ricevute. Altre minori fatiche in latino e similmente in toscano aveva pure egli fatte e conseguitane a proporzione la medesima laude; onde in materia di stile istorico la compagnia de’ gesuiti non aveva allora soggetto piú stimato di questo. Perciò il papa chiamatolo a Roma perché descrivesse l’azioni sue che fussero piú degne di memoria cosí avanti come dopo il pontificato, l’aveva con segni di stima particolare fatto ricevere in palazzo e provedere di stanze e di quanto gli poteva essere piú necessario per godere ogni piú onorevole e piú commodo trattenimento. Innanzi al mio arrivo non molto era seguito il suo; ed a punto egli aveva di giá cominciato a mettere le mani all’opera, ma prevedevasi ch’egli difficilmente avrebbe potuto condurla a fine perché di giá si trovava molto aggravato dagli anni e tanto dalle fatiche fatte nelle composizioni passate che il vigore manifestamente gli mancava per altre nuove presenti. Era egli di sua natura tardissimo nel comporre, o per meglio dire, la natura delle sue composizioni gli faceva usare una sí gran tarditá per l’esattezza ch’egli usava particolarmente nel collocare le parole insieme, accioché venisse in quel modo a nascere quell’eccellente armonia di numero col quale ordinariamente si vede correre ogni suo periodo. Io aveva di giá letto in buona parte le cose sue, onde mi strinsi ben presto in amicizia con lui; ed in palazzo questa era la piú frequente mia conversazione e di maggior frutto in materia di lettere. Veniva egli spesso alle mie stanze ed io spesso andava alle sue con la mia carrozza, insieme con altri amici godevamo la ricreazione ora d’uno ora di un altro giardino. Mostrava egli a me le composizioni sue da maestro, ed io a lui le mie da scolaro. Godevo de’ suoi documenti; gli osservavo come tante lezioni e gli riverivo come se quei famosi latini del secolo d’Augusto con le proprie loro bocche me gli avessero proferiti. E veramente in materia di puritá latina il Maffei al giudizio de’ piú versati in tal professione potrebbe capire anch’egli molto bene tra i piú scelti e piú lodati scrittori di quel tempo felicissimo. Il numero è tanto canoro particolarmente che forse in questa parte egli averebbe potuto