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libro primo - capitolo ix 105


di senso quanto è ristretto nelle parole. Nella morte poi di Alessandro quanto poteva egli dire? che lunghe premesse e fiammeggianti esequie avrebbe potuto farli? e nondimeno a poco piú d’una facciata con brevitá grandissima le riduce.

Ma se in Curzio si trovaranno pochi elogi, Tacito all’incontro par nato a farli, tanti ne forma e si maestrosamente gli aggiusta; basterá nondimeno addurne due soli in persone vive e due altri in persone venute a morte; ne’ primi descrive Seiano aspirante alla dominazione assoluta, e Pisone addottato da Galba, e in ambedue va sí ristretto che si veggono finiti, per cosí dire, quasi prima che cominciati. Ne’ secondi poi quanto brevi pur anche sono l’esequie fatte da lui a Tiberio e a Galba? e nondimeno fra i suoi elogi quei due sono i piú lunghi e dove egli ostenta piú l’arte di sapergli fare. In ogni altra occasione simile Tacito va con l’istessa riserva, e cosi fanno Salustio Livio e Curzio de’ quali ho parlato prima, e ciò basti intorno alle digressioni cosí frequenti e prolisse che fa lo Strada in ordine alle persone.

Consideriamo ora l’altre che lo fanno andare sí vagando nelle materie; mostra egli medesimo di conoscere tali eccessi, e nella sua prefazione procura di giustificarsene col servirsi particolarmente d’alcuni esempi tratti dall’istorie di Salustio e di Tacito, col valersi ancora dell’autoritá di Polibio.

Intorno a quei principi con i quali entra Salustio a descrivere la congiura di Catilina e la guerra di Giugurta, non si può negare veramente che non siano sopra materie del tutto divise da quelle che sono poi descritte; ma si deve considerare che l’uno e l’altro è fatto sopra materie morali e non altrimenti istoriche, e in esse l’autore non si divertisce dalla narrazione principale ma solo si trattiene alquanto dal cominciarla, né sono mancati gravissimi autori i quali averebbono desiderato che Salustio non gli facesse, e come del tutto insoliti si vede che in altre istorie non sono imitati. Quanto all’altre digressioni della congiura, che accenna lo Strada, non si possono chiamare improprie essendo connesse in modo alla narrazione principale che servono grandemente a renderla