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libro primo - capitolo ix 107


della narrazione principale che cosí può stare in dubio se egli piú faccia lezioni filosofiche e accademiche o par racconto di successi publici propriamente istorici. In quelle si divertisce con i libri intieri, ed in questi narra con filo sempre interrotto in modo che quando si volesse affatto separare quelle da questi, l’Istoria di Polibio in tanta parte restarebbe scemata che la sua mole di prima verrebbe a rimanere troppo notabilmente diminuita, né sarebbe grande la differenza se nell’Istoria belgica dello Strada parimente si volesse far la medesima prova.

Conviene dunque aggiustar bene le digressioni, e distinguere tra l’inutili e affatto improprie da un canto e le fruttuose e come del tutto necessarie dall’altro. Quelle servono a fare nascere oscuritá e queste a rendere maggior chiarezza all’altre parti del corpo istorico. Da quella rimane impedito e da questa grandemente aiutato l’ordine de’ successi. In quella si mostra di non sapere fare la debita scelta delle materie, e in questa le materie si raccolgono e si mostra di saper farla in modo che dalle migliori istorie generalmente è praticato. Ma delle qualitá particolari che si richiedono alle bene intese e lodevoli digressioni trattano cosí a pieno gli accennati scrittori ch’io non debbo qui diffondermi a parlarne piú lungamente.

Con mirabile erudizione e insieme con singolare eloquenza fra i piú moderni compose un pieno volume sopra l’arte istorica ultimamente in particolare Agostino Mascardi, uno de’ primi litterati d’Italia e mio strettissimo amico, e certo gli deve restare grandemente obligata l’istoria, poiché egli nell’accennato componimento non poteva piú al vivo effigiarne la vera e perfetta istoria. Piglia specialmente egli occasione piú volte di celebrare con somma lode l’Istoria indica del Maffei lá dove all’incontro non parla mai di questa belgica dello Strada. E perciò si è creduto che fra le migliori e piú ben regolate non gli dovesse parere di aver potuto connumerarla. E tanto basterá d’aver brevemente considerato intorno al maggior difetto che allo Strada s’attribuisce con andar egli si spesso e con tanta prolissitá vagando fuori della narrazione principale.