Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/117

Da Wikisource.

libro primo - capitolo ix 111


della sua istoria egli tesse sí bene e orna sí nobilmente ogni materia che le piú minute ancora e quelle che hanno maggiormente del basso e del servile si leggono tutte con gusto, e per questa considerazione dello stile non se ne possono sdegnare né anco l’orecchie erudite e gravi. Il carattere è sempre uguale, variando però nel sostenersi e nell’inalzarsi secondo la differenza e la varietá degli avvenimenti. Apparisce piú alto e piú efficace nelle concioni, e dall’altra parte piú ameno e piú ornato nelle descrizioni con l’esser vestite ancora ugualmente come bisogna quelle in particolare, che descrivono i successi piú sanguinosi degli assalti e delle battaglie. E si vede seguire il medesimo a proporzione delle materie quando l’autore fa le sue principali parti di narrare in persona; ma benché tante lodi si devano allo stile di questa sua belgica istoria, nondimeno viene giudicato che siano dovute molto maggiori all’altro delle prime sue prolusioni, quando si voglia paragonare insieme l’uno e l’altro componimento in quello che riguarda la puritá e vera significazione latina.

Questo è il senso de’ padri gesuiti medesimi che piú sono versati nell’istesso mestiere, né si può negare veramente che nell’istoria lo Strada non usi alle volte qualche parola e qualche frase latina che non è per lo meno del secolo piú latino, lá dove egli nelle prolusioni si mantiene molto piú nell’aurea dicitura e puritá di quel secolo benché assai piú religiosamente ancora di lui vi si mantenghino altri scrittori istorici pur della compagnia. Fra loro singolarmente il Maffei, del quale ho parlato di sopra; non senza meraviglia si è veduto in particolare ch’egli in una delle sue prolusioni con tanta acerbitá riprendendo li troppo frequenti grecismi di Tacito, in diversi luoghi poi dell’istoria egli non se ne astenga.

E per fare una breve comparazione qui tra il Maffei e lo Strada, parmi che l’istorie loro in alcune parti quasi del tutto si uguagliano. Uguali possono chiamarsi nella nobiltá dello stile, uguali nell’armonia del numero, né può aver l’una e l’altra maggiore evidenza. S’avanza il Maffei nelle descrizioni, e lo Strada nelle concioni. Quegli di ordinario è piú grave,