Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/133

Da Wikisource.

libro secondo 127


Capitolo II.

Segue il matrimonio fra il duca di Parma, Ranuccio Farnese, e Margherita Aldobrandina, pronipote del papa; viene a Roma il duca stesso ad effettuarlo, e quello che in tal materia discorresse la corte.

Ma nel medesimo tempo che tante e si esemplari azioni ecclesiastiche edificavano si altamente gli occhi e molto piú gli animi della cristianitá, non potè restare libero il papa da quei discorsi che furono fatti allora per una azione sua temporale, che non si giudicava corrispondente a queste spirituali ora qui riferite, oltre a quelle che piú di sopra ho giá raccontate. L’occasione di tali discorsi nacque dal matrimonio che si trattava in quel tempo, e che poi segui, fra il duca Ranuccio di Parma e Margherita Aldobrandina pronipote del papa. Questa era figliuola di Giovan Francesco e d’Olimpia sorella del Cardinal Aldobrandino, e d’anni ancora si teneri che appena la rendevano abile al matrimonio.

Nel condurre questa pratica erano varie le considerazioni che si facevano dall’una e dall’altra parte. Sperava il duca con tal parentado di potere in molte maniere avantaggiare gli stati suoi in Lombardia, e gli altri vicini a Roma che la sua casa godeva in feudo dalla sede apostolica; ma non poco lo rimordeva il parere che fusse troppo inferiore questo matrimonio a quelli che piú frescamente l’avo Ottavio ed il padre Alessandro avevano fatti, per via de’ quali aveva goduto e godeva la casa Farnese cosí alte e cosí splendide parentele.

Dall’altro canto vedeva il papa quanto averebbe potuto importare alla casa sua Punirsi con quella d’un tal potentato in Italia, feudatario della sede apostolica ed in conseguenza obligato a rendere ogni ossequio maggiore alla Chiesa, e che essendo prencipe aderente ancora per tutti i rispetti alla