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126 delle memorie


nazione alemanna, fossero al cardinale celebrate in ogni piú nobil forma le solite esequie cardinalizie, con farvi aggiungere di piú ancora un’orazione funebre che in ultimo fu recitata in sua lode. E meritavansi veramente dal cardinale Andrea tutte queste dimostrazioni, perché egli fu prencipe di rara pietá e dotato di molte altre singolari virtú, come le cose da me narrate in particolare nella mia Istoria di Fiandra hanno potuto fare molto chiaramente conoscere.

Nell’istesso anno santo il papa quasi finí d’ornare la chiesa di San Giovanni in quella sontuosa forma che si vede presentemente, e che ha fatto crescere tanto la devozione per l’una parte e lo splendore per l’altra in quella sí antica e famosa basilica; ed al medesimo tempo del giubileo fe’ pur’anco accelerare notabilmente nella chiesa di San Pietro il lavoro di una sontuosissima cappella che da lui si erigeva dirimpetto alla gregoriana, accioché quivi ancora, nella basilica rappresentante il suo vescovato universale del cristianesimo, restasse qualche particolare memoria di lui, come nell’altra del suo vescovato di Roma era per durarne una sí celebre e di tanta venerazione, finita l’opera, con essergli poi restato il nome di cappella Clementina; e mi sovviene che in certa solennitá ci intervenne anche una volta il papa col sacro collegio e con tutto il resto dell’accompagnamento ad una messa cantata. Fra queste azioni e diverse altre, che troppo lungo sarebbe il voler riferirle, passò tutto l’anno dell’universal giubileo.