Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/135

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libro secondo - capitolo ii 129

a procurarne l’effettuazione, benché il papa non ne volesse sapere niente; ma il cardinale Aldobrandino, ch’era cresciuto d’anni e d’autoritá, e insieme di spiriti che avevano dell’imperioso molto piú che del moderato, desiderava sommamente di vedere ingrandire la sua casa per tutte le vie possibili, fra le quali stimava che una delle maggiori fusse d’imparentarla con alcun prencipe italiano di tal qualitá che dopo le mutazioni solite de’ ponteficati potesse tanto piú servir d’appoggio per stabilirla e per sostenerla. Onde egli e con l’esempio di molti altri pontefici che avevano contratte parentele di gran lunga maggiori, e specialmente con la ragione di doversi far questa con un prencipe feudatario della sede apostolica, si sforzava di levare ogni opposizione dalla parte del zio, e passando anco liberamente piú innanzi, diceva che il zio avendo acquistato si gran merito con la Chiesa con la riunione della Francia, e con la cristianitá nella pace generale fra le due corone, e con la santa sede particolarmente nella recuperazione di Ferrara, oltre all’aver con altre sue celebri azioni reso similmente glorioso il suo ponteficato, poteva bene giustamente ricevere come per ricompensa del medesimo suo ponteficato questo vantaggio per la sua casa, la quale, come egli replicava spesso, si unirebbe con un’altra che doverebbe dalla sede apostolica riconoscere la sua principale dipendenza. Con queste e con altre ragioni che potevano piú movere il zio sforzavasi il nipote di farlo condescendere al matrimonio, e valendosi per tal fine appresso di lui ancora d’altri mezzi opportuni, l’andò piegando in maniera che finalmente lo tirò all’intiera approvazione della pratica, nella quale essendo concorso pienamente poi anche il duca, fu però tirata innanzi, e con ogni gusto dell’una e dell’altra parte il matrimonio fu stabilito.

Volle il duca effettuarlo in quella forma che potesse piú sodisfare il papa e far maggiormente apparire quant’egli stimava d’imparentarsi con la sua casa; onde pigliò risoluzione di venire a Roma egli stesso, affinché sotto gli occhi e per mano del papa medesimo il matrimonio potesse l’intiero suo