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136 delle memorie


In tanto aveva desiderato il re che il papa volesse tanto piú render sollenne questo matrimonio con inviare a Fiorenza legato il cardinale Aldobrandino suo nipote acciò in suo nome benedicesse lo sponsalizio, e fattane l’instanza fu cosí ben ricevuta che il papa con ogni prontezza elesse al ministerio il nipote. Publicata la legazione, il cardinale si preparò subito ad eseguirla e risolvette di farla in ogni piú splendida e strepitosa forma. Scelse egli in suo seguimento un buon numero di vescovi e di altri prelati, che tutti erano de’ piú conspicui, e similmente un buon numero de’ primi baroni di Roma e d’altri cavalieri ancora pur molto principali. A si nobile e numeroso accompagnamento corrisposero le livree che si fecero, e le famiglie e tutte l’altre circostanze con le quali potesse ciascun de’ prelati de’ baroni e de’ cavalieri comparire piú onorevolmente che gli fosse possibile in cosí fatta occorrenza. Né poteva il cardinale far di vantaggio perché la sua propria comparsa, e di tutti i suoi separatamente, seguisse con ogni pompa e splendidezza maggiore.

Ma questa legazione di Fiorenza se ne tirò dietro un’altra unitamente, che lo fece trasferire subito per negozi gravissimi in Francia. Aveva allora quel re mosso contra il duca di Savoia apertamente la guerra per sforzarlo con l’armi a restituire il marchesato di Saluzzo, dopo essere riuscito vano ogni accordo. E perché nel successo di essere venuto in mano di Savoia quel marchesato avevano li spagnoli avuta parte grandissima per gli oggetti che gli moveva a desiderare di chiudere quella porta a’ francesi in Italia, perciò non si dubitava, che restando accesa tra il re di Francia ed il duca di Savoia la guerra, non fussero li spagnuoli per unire l’armi loro manifestamente con quelle del duca. Prevedevasi ciò dal papa, e consideravasi da lui il pericolo d’avere nuovamente a vedere suscitato un incendio di guerra, che averebbe potuto rinovare le miserie di quello che da lui poco innanzi, con tanta gloria di lui medesimo e con si gran benefizio della cristianitá, si era estinto. In modo che essendogli nata questa occasione d’inviare il cardinale Aldobrandino legato a Fiorenza, egli