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164 delle memorie


di Savoia fusse alieno da tal partito. A misura che il re procurava di agevolare le condizioni che dal papa si proponevano, andava in esse all’incontro il duca trovando sempre qualche sottigliezza e difficoltá. Voleva in particolare, che se durante il deposito fusse venuto a mancare il papa, si rimettesse di nuovo il marchesato in mano sua, e che dovendo ora uscirgli di mano sua, dovesse all’incontro il re lasciare la protezione di Ginevra; cosa che non apparteneva punto al negozio del marchesato e che ravvivò nell’animo del re piú che mai i primi sospetti, e con indignazione cosí grande ch’egli minacciò apertamente di voler farsi la giustizia da se stesso con l’armi, ogni volta che il duca, senza alcuna maggior tardanza, o non effettuasse il deposito o non venisse con lui a qualche ragionevole accordo.

In questo pericolo si trovavano le cose quando si udí correre inaspettatamente una strepitosa voce, che il duca andava in persona alla corte di Francia per trattare egli medesimo di stringere col re il suo aggiustamento sopra la differenza del marchesato. Questo avviso fece nascere subito vari discorsi per ogni parte, ma specialmente in Roma dove è maggiore il prurito e l’abilitá di fargli, e dove a forza d’ingegno i piú gravi e piú occulti affari del mondo spesso ancora si antivedono prima che agli occhi communi si rappresentino. Bilanciata dunque sulla varietá de’ pareri quell’azione del duca, giudicavano alcuni ch’egli andasse a negozio di giá con reciproca sodisfazione segretamente finito; altri stimavano, che non essendo finito, con la sua andata in persona egli stesso l’avrebbe piú vantaggiosamente concluso. Ma i piú, al fine, credevano ch’egli trasportato dalle speranze andasse a negozio tuttavia molto incerto, e che da lui non si potesse far peggio che mettersi in mano di un re sí grande e sí formidabile, tutto fisso nella ristorazione del suo regno, e di giá tanto avvolto in un publico impegnamento di voler ristorarlo in particolare con la recuperazione, come egli sempre diceva, del suo marchesato. E veramente parve strano sopramaniera che il duca mostrasse d’abborrir tanto il deposito di quello stato in mano