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12 delle memorie


di mio fratello e di tutta la casa nostra, e suggeritele ancora piú volte al cardinale Aldobrandino; che la concordia seguirebbe senz’altro ben tosto, e che fermamente il cardinale Aldobrandino mi avrebbe con ogni onore e benignitá ricevuto e trattato; e quasi subito appunto fu concluso l’accordo che si maneggiava dalla duchessa di Urbino, onde subito ancora fui a riverire il cardinale Aldobrandino, che mi accolse molto benignamente e ricevé molto bene eziandio l’accennata giustificazione a favore di mio fratello. Mostrò gusto che io mi fussi applicato alla professione ecclesiastica, e mi offerse il suo patrocinio e favore quando avessi fornito a Padova i miei studi e fussi andato alla corte di Roma. Stabilito l’accordo se ne tornò incontinente la duchessa d’Urbino, e al medesimo tempo venne a Faenza il principe Alfonso primogenito del duca Cesare inviatovi per ostaggio finché dal padre si mettesse l’accordo in esecuzione. Il che poco dopo seguí ritirandosi il duca a Modena, e rendendosi la cittá di Ferrara col suo ducato alla Chiesa.

Dal pontefice fu data subito al nipote la nuova legazione di Ferrara, onde egli si preparò a venire a pigliare il possesso e di questo carico per la sua propria persona, e d’un tanto e sí glorioso acquisto per quella del zio e per la sede apostolica.

Giunse a Ferrara negli ultimi giorni di febraro 1598 e vi fece una splendidissima entrata, regolandola con tutto quello accompagnamento e di mistura di pompa ecclesiastica e militare, che poteva piú desiderarsi in tale occasione. Veniva il cardinale sotto il baldacchino a cavallo col clero in gran numero, coi capi dell’esercito poco inanzi alla sua persona, e inanzi a loro tutta la nobiltá di Ferrara e molt’altra de’ vicini paesi, e prima di questa gente cavalleresca e civile vedevasi pur un gran numero di gente armata a cavallo e a piedi; e affinché piú splendidamente comparisse l’entrata, l’accompagnarono le continue e strepitose salve d’archibugi e d’artigliaria; e condottosi a drittura il legato alla chiesa catedrale dopo aver riferite a Dio le grazie dovute, si ridusse poi al-