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194 delle memorie


grandosi della sua elezione al pontificato e dando segni manifesti di volere in breve convertirsi alla fede cattolica. Né potrei dire quanto il pontefice gradisse un tale officio e godesse poi di vederne succedere l’efifetto, e che la conversione del maresciallo, oltre al vantaggio che ne riceveva spiritualmente la Chiesa in Francia, fosse tornata insieme temporalmente in quel regno col primo grado militare onde il re volle onorar la persona di lui in tal occasione.

Ora, tornando alla mossa d’armi del re, fu da lui ordinata in questa maniera. Con due repentine sorprese di notte, egli procurò d’impadronirsi ad un tempo medesimo della terra di Borgo nella Bressa e di quella di Momigliano nella Savoia. Alla prima destinò il Birone, ed alla seconda il Diguieres. Dunque, sul mezzo d’agosto, ciascuno di loro con tre mila fanti e qualche numero di cavalli, nell’ore piú tacite della notte assaltò l’una e l’altra delle nominate due piazze, e l’esecuzione seguí tanto felicemente che l’assalir le porte l’entrar nelle terre e lo discacciarne i defensori fu con somma celeritá effettuato. Incontrossi dal Birone qualche maggior resistenza, e perciò quella sorpresa riuscí alquanto piú sanguinosa. Restavano però le fortezze da guadagnarsi. Quella di Momigliano per la qualitá del sito elevato era la piú importante, e da espugnarsi la piú difficile, e l’altra di Borgo era pur anche considerabile, ma bastando per allora al re d’avere occupato le terre fece crescere subito il numero della gente per l’una e per l’altra parte, e comandò al Birone e al Diguieres che per vie ordinarie tirassero innanzi l’assedio contro le fortezze.

Dato questo principio alla mossa dell’armi, il re volle accompagnarla nel medesimo tempo con la giustificazione delle scritture. Publicò dunque egli un gran manifesto, nel quale rappresentava la necessitá evidente d’aver prese l’armi contro il duca di Savoia per non aver il duca voluto eseguire l’accordo, che frescamente in Parigi si era con tanta solennitá stabilito fra loro. Prometteva ogni piacevolezza di trattamento a quelle terre e luoghi del duca, che senza fare opposizione alle sue armi volessero venire alla sua obbedienza, e all’in-