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libro secondo - capitolo vi 209


Dopo si risolute risposte, il conte di Fuentes propose che almeno il pontefice promettesse di unirsi con il re di Spagna in caso che, dopo la restituzione del marchesato, il re di Francia volesse tentar cose nuove in Italia; al che replicò il legato quasi le ragioni medesime che aveva addotte sopra il particolare della lega, mostrando egli di nuovo l’urgente necessitá di rimediare subito al fuoco della guerra di giá rinata. Che in ciò egli non aveva autoritá d’impegnare il zio, che un tal negozio sarebbe pur’anche riuscito lungo e dubioso, e che non aveva che fare questo con quello da trattarsi ora con il re di Francia; oltre che dovendosi considerare il re di Spagna interessato quasi al pari del duca di Savoia nella differenza presente col re di Francia, come averebbe potuto ora il papa unirsi con quel re e voler, al medesimo tempo, farsi mezzano a trattar di pace con questo? Ben soggiunse il legato, con larga dichiarazione, che per l’interesse d’Italia in giusta occorrenza il papa s’unirebbe volontieri sempre con il re di Spagna, e procurò insieme, con molti esempi di azioni particolari succedute nel suo pontificato, di far conoscere quanto anche per l’adietro avesse procurato di caminar unitamente col medesimo re, a beneficio publico della cristianitá ed a commodo particolare eziandio della propria reai sua casa.

Non si resero a tante e sí vive ragioni il duca e il Fuentes, e unitosi parimente con essi l’ambasciatore, tutti congiuntamente rinovarono le medesime instanze; e all’incontro stando piú fermo sempre il legato, si restrinsero a chiedergli, che avendo mostrato egli di non avere autoritá d’impegnare il papa nel punto dell’accennata sua propria assicurazione, si contentasse almeno che fosse con ogni diligenza spedito a Roma un corriero per far sopra di ciò col papa medesimo gli offizi che bisognavano. Non puoté fare che vivamente non si commovesse a tal proposta il legato. Parevagli che tutti fossero artifici per aggiungere negozio a negozio, lunghezze a lunghezze, e far nuovo cumulo sempre di nuove e piú spinose difficoltá; onde con piú viva risoluzione di prima ributtò questa nuova instanza, e determinatamente si dichiarò di non volere