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238 delle memorie


di essere vincitore. Nella ricuperazione di Saluzzo in somma consistere la vittoria nella presente contesa; onde con rientrarne in possesso Sua Maestá dalla parte sua, tutto intiero sarebbe il vincere, e in conseguenza dalla parte contraria tutto intiero il perdere. Dunque potersi Sua Maestá contentare d’una sí piena e síi gloriosa vittoria, nella quale rimanerebbe in dubio se avesse operato piú o la sua giustizia o la sua spada. Ed a quali maggiori angustie poter Sua Maestá ridurre il suo avversario, avendolo privato della Savoia, che gli dava il titolo del principal suo dominio, e privatolo quasi ormai della Bressa con la caduta che gli soprastava della cittadella di Borgo, e costrettolo in tanti altri modi a dover appunto conoscere e confessare la differenza che era fra lui e un re di Francia, e massime un re tale colmo di tanta gloria come il presente?

Ma nondimeno doversi credere insieme che Sua Maestá con la singoiar sua prudenza servendosi con moderazione de’ suoi vantaggi, non averebbe voluto ridurre a disperazione il duca, sí che non potendo egli sostenersi con le sue forze invocasse in altra forma che di semplice aiuto quelle del re di Spagna, le introducesse nel marchesato e nel Piemonte, e si trovasse la Maestá sua per confinante, da quella parte, un prencipe cosí grande e cosí potente in luogo d’un altro che per ogni riguardo gli era di stato disuguale e tanto inferiore.

Queste ragioni del legato benché molto efficaci poco nondimeno operavano. Diceva il re che non erano d’alcun rilievo le pretensioni del duca sopra Saluzzo, e ch’egli ben facilmente poteva cedere quello che in alcun modo non potrebbe difendere. Armarsi egli ogni di piú in questo mezzo, e col fomento delli spagnuoli far molto piú le parti d’uguale che d’inferiore, onde essere necessario in ogni maniera di rintuzzare il presente suo orgoglio e di farlo pentire della temeritá sua passata.

Da queste durezze che nel re apparivano poco i suoi deputati ancora si discostavano; ma poco inclinati pur anche scoprivansi quei di Savoia a voler condescendere a piú larghe offerte dal canto loro. In modo che il legato ogni dí si trovava in maggiori angustie; nondimeno continuando sempre