Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/299

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d'enrico di borbone 293


Quanta commozione fará in un subito il dirizzar ivi questa grand’insegna a’ tumulti? Né potranno esser piú giustamente eccitati. Pruovi il fuoco nella casa sua propria chi vuole accenderlo in quella d’altri, e tutti i danni che soprastavano all’assalito vadano a ricadere sopra l’assalitore. Ed eccoci in questa maniera passati dalla difesa felicemente all’offesa, per far pentire poi senza difficoltá il re di Francia d’essersi precipitato in una guerra sí temeraria e sí ingiusta. E s’egli non sará piú cieco nelle cose di governo di quel che si mostra in quelle d’amore, lo faremo accorgere della differenza ch’è fra il vincere le femine imbelli tirandole alle sue voglie, ed il muover l’armi contro forze sí grandi, come son quelle del mio re e le vostre, che formano insieme una comune sí formidabil potenza. E pur dovrebbe ricordarsi il re di Francia delle vostre vittorie, quando voi cinto di porpora, tuttavia cardinale, faceste contro di lui nel suo regno progressi tanto importanti. Spero che non saranno minori quelli che farete nella presente occasione, dopo aver sostenuti i primi impeti ne’ quali solamente i francesi vagliono. Sosterransi, a mio credere, con facilitá nel modo rappresentato. E convertitesi tutte le cose dopo in nostro vantaggio, a voi nuova gloria, alle cose di Spagna nuova riputazione, a quelle di Fiandra maggior sicurezza, ed a noi altri soldati infinito onore e piacere seguirá da successi tanto prosperi che si saranno veduti nascer da questa guerra. —

Ma in contrario parlò il conte di Bucoy nella maniera seguente:

— Se quei rimedi, magnanimo prencipe, che nelle presenti necessitá di Fiandra dovrebbono aspettarsi di Spagna riuscissero cosí facili nell’effetto come riescon facili nel discorso, discenderei anch’io facilmente nella medesima sentenza di star ora sulla difesa col re di Francia. Ma non posso giá persuadermi che di Spagna sian per venir, né in tempo si breve né in copia sí grande com’è stato presupposto, quegli aiuti che qui ora bisognerebbono. Giá l’esperienza di tanti anni ci ha dimostrato che di lá il piú delle volte, per la gran distanza,