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24 delle memorie


e con concerto maraviglioso in tutte le cose fu posto fine a síi memorabile azione. Celebrò la messa pontificalmente il papa medesimo, e fra le sollennitá consuete di quel sacrificio seguí l’uno e l’altro matrimonio secondo lo stile consueto della Chiesa, e rappresentossi dall’arciduca la persona del re di Spagna e dal duca di Sessa quella dell’infanta sorella del re. E tale in somma per tutte le circostanze di splendore di maestá e di concorso, e per tutte l’altre sue parti riusci quell’azione, che senza dubio poche altre in tal genere averanno potuto mai agguagliarla. Rimase la regina tuttavia qualche altro giorno in Ferrara, e in un di essi particolarmente il papa diede a lei all’arciduchessa e all’arciduca un sollennissimo pranzo, ma in tavola separata secondo l’uso de’ pontefici con tutti i prencipi e prencipesse di qualsivoglia piú alta condizione che siano. Negli altri giorni fu la regina festeggiata sempre in varie maniere, e con ricreazione di comedie sopra materie serie o con feste di balli o con diversi altri dilettevoli passatempi; fra’ quali ebbero luogo un giorno ancora le maschere pubbliche benché il tempo non fusse carnevalesco. Partí poi la regina insieme con la madre e con l’arciduca, né poterono essere maggiori le demostrazioni, che dalla parte del pontefice e dalla loro si viddero in segno della sodisfazione che di qua e di lá si era data e ricevuta scambievolmente. Fu accompagnata la regina dal cardinale Aldobrandino con titolo di legato sino al confine del dominio ecclesiastico, e di lá seguitò ella il suo viaggio per doversi imbarcare a Genova e condursi per mare in Spagna. Poco inanzi che la regina arrivasse a Ferrara vi gionse il cardinale di Firenze, che tornava dalla sua legazione di Francia, riportando una somma gloria di lá per aver maneggiata e conclusa fra le due corone sí felicemente la pace. All’entrar della cittá fu ricevuto dal sacro collegio a cavallo e condotto al concistoro publico, che gli diede il pontefice conforme allo stile usato in somiglianti occasioni. Del che ho voluto qui dare questo breve cenno, avendo giudicato meglio che insieme con la proceduta publicazione de’ matrimoni accennati, pro-