Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/313

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lettere diplomatiche 307


mini espressi a fargli generosissime offerte, le quali sono che lo riceveranno per capo del loro partito senza astringerlo a farsi eretico; che gli daranno cento mila scudi ogni anno di pensione; che l’aiutaranno a rimettersi nel suo governo della Bretagna, e con l’armi quando non possan farlo altrimenti. Ma peggio ancora. Temesi come una sollevazione generale di tutto il regno quando s’abbia a far guerra, cioè che ogni provincia debba pigliar l’armi a propria difesa, e servirsi del pretesto di voler procurare la conservazione del proprio governo sinché il re sia in etá di poter governare.

Dunque si dubita che l’armi che saranno mosse contro Nevers non eccitaranno solo quelle del medesimo Nevers, né quelle solamente degli altri prencipi disgustati; né meno che s’abbino a fermar solo nell’eccitar gli umori sempre maligni e sempre disposti degli ugonotti, ma che siano per far nascere una commozione generale degli umori di tutto il regno esulcerato per ogni parte, e ch’ha, si può dire, le sue posteme per ogni membro. In questo termine si trova ora la Francia, e per commun giudicio le cose non si son trovate un gran pezzo fa in maggior confusione e pericolo. Credesi che la regina lo vegga, o che se ella non sa tutti questi particolari, ne sappia la maggior parte. Con tutto ciò crescono, in luogo di calare, i suoi favori verso Ancre, contro il quale s’augumenta all’incontro l’odio generale perché si sa che il re l’abborrisce, e non può patirlo ancorché non ardisca ancora di mostrar questo suo senso alla madre; ed io so certo che Sua Maestá ebbe a dire queste parole pochi di sono: — Questo marescialle vuol esser la rovina del mio regno, ma ciò non si può dire a mia madre perch’ella andarebbe in collera. — Quando la gente del re entrorno questi giorni passati in Santa Manú, la regina mandò Ancre a darne la nova al re affin di concigliargli per questi mezzi la grazia di Sua Maestá, ma il re a pena lo guardò e non gli rispose mai parola. Altri segni apertissimi ancora vi sono del suo abborrimento verso Ancre, nondimeno vuol la sciagura di questo regno che il re tardi piú del dovere a pigliar vigor d’animo ed a conoscer se stesso.