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334 la nunziatura di parigi


in Italia senza che s’avesse a dipendere da nuove risposte di Spagna e da nuovi accidenti pericolosi che le dilazioni potevano partorire.

Procurarono perciò questi ministri che il duca di Monteleone facesse qualche dichiarazione per scritto, con la quale restassero sicuri i veneziani del loro proprio accomodamento col re di Boemia. Il duca molto prontamente formò una scrittura, e gli ambasciadori veneti in risposta un’altra; ma perché non pareva che queste due scritture, nella forma semplice ch’erano al principio, fossero sufficienti per mandar di qua aggiustate in Italia le cose dei veneziani senza che si dovessero aspettar nuove risposte di Spagna, perciò fu pensato che saria stato meglio ch’il duca s’allargasse un poco piú, e che gli ambasciadori veneziani formassero un’ampia scrittura, articolando accettando e sottoscrivendo le capitolazioni distese in Spagna, poiché essi potevan farlo avendo avuta amplissima procura dalla republica, e non solo per le persone loro ma per quelle che essi in altre parti avessero avuto bisogno di sostituire. Nella negoziazione di queste due scritture ha bisognato travagliar molto, ed io sono andato inanzi ed indietro infinite volte. Volevano gli ambasciadori veneti inserire due condizioni, una che nell’accomodamento venisse dichiarata la restituzione delle loro galere ed altri vascelli e robbe prese, e l’altra che al medesimo tempo si dovessero accomodar le cose di Savoia.

Nelle cose di Savoia risposero questi ministri che non occorreva metter difficoltá, perché bisognava tenerle per accomodate, e di ciò era sicura Sua Maestá cristianissima.

Quanto alla detta restituzione dissero che n’averebbero trattato col duca di Monteleone col quale adoprarono me ancora, ma trovammo in effetto ch’il duca non solo non aveva autoritá di prometterla ma né anche notizia particolare del fatto. In modo che i detti ministri tanto strinsero gli ambasciadori veneti che essi al fine si contentarono d’una promessa di Sua Maestá cristianissima, di dover fare ogni officio perché Sua Maestá cattolica faccia restituire tutto quello che sará