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344 la nunziatura di parigi


qualche dubio che le lettere non siano smarrite. Io però non mancherò d’avvisare il medesimo monsignor nunzio d’Alemagna di quanto anderá occorrendo. L’imperatore ha scritto qua una lettera al re, con ringraziarlo della buona disposizione che ha mostrata verso Sua Maestá cesarea in quest’occasione della ribellione di Boemia, con aver ancora passato un nuovo officio, affinché di qua non si voglia dar orecchio a qualsivoglia instanza che venisse fatta dai ribelli o d’altri in lor favore. Qui hanno risposto di voler continuare alla medesima buona disposizione, e di ciò hanno assicurato a pieno il detto agente. Mando copia della lettera dalla quale hanno mostrato qui di ricevere molta sodisfazione.

Di Parigi, li 25 settembre 1618.

XXXI

Trattative di matrimonio fra il principe di Savoia
e la sorella di Luigi XIII.

Dopo l’audienza publica il signor Cardinal di Savoia n’ebbe pochi giorni appresso un’altra, nella quale fece la sua dimanda al re intorno al matrimonio tra il signor prencipe di Piemonte e la seconda sorella di Sua Maestá. Sentí la Maestá sua con molto gusto la detta dimanda, e disse che ne voleva parlare col suo consiglio, e che poi averebbe risposto. Poco dopo venne il signor di Pisius a darmi parte della detta dimanda, inviato da Sua Maestá, che mi fece dire che in questa ed in ogni altra occasione non mancherá giá mai di dar ogni piú vivo segno del rispetto che porta alla santa sede ed alla Santitá di Nostro Signore. Io gli risposi in quel modo che mi parve conveniente, ed assicurai il medesimo signor di Pisius che a Sua Santitá sará sempre di particolar piacere tutto quello che potrá risultare in prosperitá di questa corona ed in gusto