Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/362

Da Wikisource.
356 la nunziatura di parigi


dimostrazione, e che non se ne poteva far alcun’altra piú soave che di far pigliar quello solamente che era stato principal cagione della rissa. Quanto alla pace, ho detto che in Roma non era nuovo di far carcerar un delinquente dopo la pace, perché colla pace vengono a restar sodisfatte fra loro le persone private e non il fisco. A questo hanno risposto qui che ciò è vero quando si tratta con rigor di giustizia e con persone private, ma che cogli ambasciatori par che convenga pure di far qualche cosa di piú che cogli altri. Ho replicato che assai si è fatto essendosi rilasciato subito ad una instanza del marchese di Couré il detto Villa, e non essendosi preso alcun altro di quei che erano nella medesima rissa. Che la cattura sia seguita alcuni giorni dopo la pace, ho risposto che io non avevo notizia precisa di quest’intervallo di tempo, e caso che sia stato vero, non sará stato per altro se non perché la corte non avrá avuto commoditá di farlo prima. Nel resto, che quanto alla buona volontá di Nostro Signore e divozione di Vostra signoria illustrissima verso questa corona ben potevano qui esserne pienamente sicuri, perché in tutte l’occasioni che si son presentate hanno potuto di qua chiaramente vedere l’onore ed il rispetto che s’è sempre mostrato dalla Santitá sua e da lei verso la medesima corona, e che ciò avevano potuto raccoglier di nuovo dal corriere spedito qua sopra l’istesse materie, poiché Sua Santitá prima d’ogni altra cosa ha voluto domandar al re quella sodisfazione che la Santitá sua per se medesima poteva pigliarsi; che Vostra signoria illustrissima non abbia voluto mandar a fare alcuna scusa col medesimo marchese, ho soggiunto ch’ella non ha giudicato di doverlo fare per non mostrar d’aver il torto in luogo che ella aveva stimato d’aver ragione.

Intorno al secondo capo ho risposto ch’era vero che il signor cardinale Bonsi era stato a trovar Vostra signoria illustrissima in nome di Couré; ma ho soggiunto che io non sapeva ch’egli avesse fatto sí larghe offerte com’egli rappresenta, che ben io sapeva che il medesimo cardinale aveva ricercato lei che volesse impetrare la grazia per i francesi che avevano