Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/385

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A) I

Al signor cardinale di Retz, alla corte.

Nascono al re le vittorie prima nel suo consiglio. Onde ognuno può vedere quanta parte avrá avuta Vostra signoria illustrissima in quella ch’ha riportata Sua Maestá per colmo dell’altre precedenti con l’andata sua in Bearne. Il gentiluomo spedito qua è venuto a trovarmi d’ordine del signor duca di Luines, e m’ha dato pieno ragguaglio di quanto era succeduto sino alla sua partita. Egli m’ha detto fra l’altre cose, ch’aveva veduto Vostra signoria illustrissima in Navarrino, di che io mi son rallegrato molto, poich’ella a questo modo non solo si sará trovata al consultare, ma all’eseguire un fatto cosí importante, com’è l’esser venuta in mano del re una tal piazza. E questa, e l’altre azioni di Sua Maestá cosí pie hanno riempito d’allegrezza Parigi, e la mia propria è in quel grado, che Vostra signoria illustrissima può imaginarsi da se medesima. Sará infinita similmente quella di Sua Beatitudine e vorrei che le mie lettere avessero l’ali per volar a portarle subito le nuove di successi cosí grandi in favor della Chiesa e di Sua Maestá. Col piú vivo dell’animo io me ne rallegro qui ora con Vostra signoria illustrissima, ed aspetterò di sodisfar poi meglio a quest’offizio con la presenza.

E le bacio umilissimamente le mani.

Di Parigi, li 28 d’ottobre 1620.