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dai carteggi domestici 423


vizio. Ma dovendo egli venire in Italia, e forse qualche giorno prima del cavaliero, Vostra signoria avrá occasione di trattarlo e di conoscere meglio da se stesso quello che le è stato scritto da me.

Il negozio di pace non ha altro di nuovo dopo lo scritto con le passate. Ed io bacio a Vostra signoria, per fine, affettuosamente le mani.

Di Brusselles, li 2 d’agosto 1608.

P.S. — Finalmente dopo molte diligenze ho concluso il partito di due cavalli per Vostra signoria, dei quali spero che ella sia per restar soddisfatta, siccome a me sono d’intero gusto. Sono di mantello baio, e di vita de’ piú grandi che si sogliono veder qua, onde credo che sotto i fornimenti alla romana sieno per riuscire benissimo, e forse non ve ne sará un paro di simili in Roma. Sono giovani, uno di quattro l’altro di cinque anni, e gli ho avuti anche a buona condizione avendoli pagati solo 200 scudi, il che m’è riuscito per la scarsitá di danari che ora corre qua; ha bisognato dar anche uno scudo al garzone del mercante. Li manderò con la venuta del Veneto, e frattanto li farò governare benissimo ed avvezzar a tirare.

I cavalli sono di straordinaria grandezza, e veramente paiono due montagne. Il mercante si è contentato aspettar il danaro per un mese e mezzo, non avend’io potuto pagarlo per trovarmi al verde al solito. Però Vostra signoria mi favorisca di far la rimessa quanto prima.

VI

Allo stesso.

Signor fratello. Lodo sommamente il pensiero nel qual è entrata Vostra signoria di voler ch’io procuri che si stabilisca qui col mezzo mio, prima che parta il cavaliero, l’accordo