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38 delle memorie


e passava poco piú di venti anni nel tempo che il zio era asceso al pontificato. Inanzi a quel tempo non si trovava egli quasi in alcuna sorte di conoscenza non che di stima; vedevasi appresso il zio rare volte, ombratili erano i suoi studi e non meno ombratile in tutto il resto anche allora la vita. Dall’altra parte Cinzio superando notabilmente Pietro negli anni, lo superava ancora di gran lunga appresso la corte nell’opinione, la quale era che ascendendo il zio al pontificato non in Pietro ma in lui dovesse cadere il maggiore e piú importante maneggio. Era egli nato in Sinigaglia cittá della provincia d’Urbino, e tirato dai zio appresso la sua persona e uscito con onore dalli studi, era andato con lui in Polonia, e al ritorno tanto piú si era introdotto e negli occhi e nell’accennata opinione della corte. Giunto poi il zio alla dignitá pontificia e durando piú che mai l’istesso concetto, erasi giudicato che il papa non avendo altro nipote della propria sua casa che Pietro, l’avrebbe impiegato nella professione secolare e l’altro nell’ecclesiastica. Quindi promossi al cardinalato ambedue, si era pur anche stimato communemente che Cinzio, come di maggior etá e stimato di maggior attitudine, dovesse prevalere a Pietro nell’amministrazione del governo. Riteneva Pietro il suo natural cognome d’Aldobrandino, e Cinzio aveva preso il titolo di San Giorgio, ch’era la chiesa titolare assignatali nella sua promozione al cardinalato. Dunque standosi nella sudetta opinione, si era voltata la corte al cardinale Cinzio particolarmente. Lá portavansi i prelati, lá il resto de’ cortegiani, lá si nudrivano le speranze; ed a quella parte piegavano ancora gli ambasciatori e gli altri ministri de’ prencipi, sperando che fossero per vantaggiare il negozio col maneggiarlo per quella via dove appariva piú vantaggiosa l’autoritá. Né mancava Cinzio a se stesso, ma con officiose maniere procurava di conciliarsi la volontá della corte, ed in ogni altra piú conveniente forma di mantenere ed accrescere il concetto che si aveva delle sue qualitá. Mostravasi specialmente gran parziale de’ litterati, faceva accademia di lettere nelle sue stanze del Vaticano, ed aveva tirato appresso