Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/73

Da Wikisource.

libro primo - capitolo vii 67


avvantaggioso luogo eziandio nelle corti, e se ne viddero poi gli effetti, perché morto Leone XI, l’elezione al ponteficato si strinse principalmente fra i due cardinali Borghese ed Arigone; e Borghese dopo che fu eletto fece una stima singolare d’Arigone.

Tornato da Ferrara papa Clemente, aveva egli fatta una nuova promozione di tredeci cardinali, e fra questi era toccato il primo luogo al cardinale Francesco Bevilacqua ferrarese, nel quale poco prima per abilitarlo tanto piú a quel grado aveva conferito il patriarcato di Costantinopoli. Erasi veduto ch’egli nell’onorare questo soggetto aveva mirato molto piú alla cittá che al soggetto istesso, giovane ancora d’etá, nudo di merito, se non quanto gliene poteva aver dato il semplice e debol governo di Camerino. Fra le case nobili ferraresi era veramente la sua delle prime, né a lui mancavano talenti d’ingegno e di lettere con altre qualitá nobili, che da principio diedero speranza ch’egli fosse per corrispondere a quella dignitá molto meglio che poi non fece, onde con applauso era seguito l’impiego nel quale poco dopo la promozione il papa l’avea inviato alla legazione di Perugia e dell’Umbria. Ma in quel governo egli non corrispose di gran lunga all’aspettazione; e quanto andò crescendo negli anni, tanto crebbe eziandio ne’ difetti, che non ebbero grandissima occasione da una parte la cittá di Ferrara dall’altra la sua famiglia d’aver a pregiarsi, quella d’esser patria e questa produttrice di un cardinale che aveva fatto sí poco onore all’una e all’altra. Scoprironsi però in altri tempi queste sue imperfezioni, ché allora quando io venni a Roma egli, come ho detto, si trovava in assai buon concetto, e perciò in altri luoghi io doverò piú opportunamente parlar della sua persona.

Ma sí come aveva la fortuna mostrato uno de’ suoi favori in portare il cardinale Bevilacqua a tal grado, cosí anco nel medesimo tempo la virtú aveva anch’ella fatto apparire i suoi nel far conseguire quella dignitá al cardinale Alfonso Visconti. Era egli uscito da quell’antichissima e nobilissima casa in Milano, e nella gioventú con gli studi e con tutte