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libro primo - capitolo vii 71


tutto il peso del carico restò appoggiato alla persona d’Ossat. Erano turbolentissimi li tempi d’allora in Francia, diviso tutto il regno fra li cattolici e gli ugonotti, e tanto abbattuto il nome reale che appunto dal nome in poi tutto il resto consisteva in nuda e vana apparenza. Fra tante e sí oscure procelle, sí come era sparito quasi del tutto ormai il primo splendore dentro il regno, cosí non se ne vedeva né anche apparire quasi luce alcuna di fuori. Sostenne Ossat nondimeno in Roma gl’interessi della corona quanto la calamitá de’ tempi poteva permetterlo; e cosí andò seguitando sinché venne a trattarsi della ribenedizione d’Enrico quarto e della unione primiera del regno con la sede apostolica; e come non poteva essere né piú importante né piú grave per gl’interessi dell’una e dell’altra parte, cosí non poteva essere né piú faticoso né piú arduo questo maneggio. Ma in esso per la Francia tante furono le diligenze tanta l’industria e il zelo la costanza e la fede che Ossat incessantemente fece apparire nelle fatiche sue particolari d’allora, che al fine la negoziazione fu terminata con tutta quella felicitá del successo che poteva desiderarsi dall’una e dall’altra parte, né tardò piú il re in volere che Ossat intanto de’ suoi tanti meriti raccogliesse il dovuto premio. Onorollo dunque prima con un nobile vescovato in Francia, e poi con ottenergli la dignitá del cardinalato in Roma; il che seguí con sommo gusto ancora del papa, e soleva egli dire che per suo proprio motivo l’avrebbe promosso quando bene il re non l’avesse chiesto. Ma nella sua esaltazione pretendeva il signor di Villeroy primo segretario di stato allora, e che per lo inanzi aveva esercitato piú di quattro anni il medesimo officio d’Ossat, d’aver fatto le prime parti, e di ciò pregiossi egli meco piú volte nel tempo della mia nunziatura in quel regno, e quando mi nominava Ossat lo chiamava sempre il suo cardinale come se fusse stato piú suo che del re, e come se Villeroy avendo avuta nella corrispondenza di lettere con Ossat sí gran parte nelle fatiche, volesse aver participazione anche non minore nel conseguimento del premio. E non poteva Ossat in vero apparirne