Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/183

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Il piacer gli dava pena;
si appagava di mestizie;
non curava piú di feste,
che pur erangli in delizie.
Ne doleva ai cavalieri:
tutti quanti avrian voluto
che re Alfonso avesse il padre
a Bernardo infin renduto;
al guerrier per cui da morte
tante volte ei pur campò,
senza perder mai battaglia
dove seco sei recò.
ROMANZA SESTA
Con cartas y me?isajeros...
Cane, de romances (Anvers, 1555).
Il re al Carpio messaggeri
con sue lettere inviò.
Ma Bernardo, come accorto,
di perfidie sospettò.
Giú le lettere al suol getta,
e si volge al messagger.
— Messagger, tu sei amico:
tra noi due niun malvoler.
Bensí al re, che qui ti manda,
dilla tu la mia ragion:
digli ch’io di lui non curo
né di quanti con lui son.
Tuttavolta, si, verronne,
per vedere che mai vuol. —
Bandi a’ suoi la ragunata:
parlò in mezzo a quello stuol.