Pagina:Berchet, Giovanni – Poesie, 1911 – BEIC 1754029.djvu/211

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Don Gonzal, ch’era il minore,
piú non tacque: — Ah! Nugno mio,
235 non parlar com’un fanciullo,
non parlar come foss’io.
A noi no, non nunzian danni
questi augúri che tu dici.
Presto innanzi ! a compier noi
240 il dover contra i nemici ! —
Van gl’infanti. E don Rodrigo
ha giá scritto ad Almanzor:
— Vengon tutti e senza schermo:
tutti a morte gli hai da por.
ROMANZA QUINTA
Saliendo de Canicosa...
Manoscritto della Biblioteca di Parigi.
245 All’uscir di Canicosa
per la vai d’Araviana,
dove apposta don Rodrigo
i figliuoi della germana,
vedea ei venir gran torma
’250 lungo il pian di Palomar.
Assai targhe vedean belle
e armadure sfolgorar,
e assai lande, e assai cavalli
d’agil groppa e piè leggiere,
255 e per l’aere assai stendardi
sventolanti e assai bandiere.
La falcata mezzaluna
per insegna ei traggon lá :
han per motto di battaglia
— Maometto! Alá! Alá! —