Vai al contenuto

Pagina:Berchet, Giovanni – Scritti critici e letterari, 1912 – BEIC 1754878.djvu/182

Da Wikisource.

Ad una signora attempatella, un libro sconosciutissimo, intitolato L’arte di congedarsi a tempo , stampato in Venezia, l’ultimo anno della repubblica.

Inviati al loro destino i libri suddetti, l’amico nostro ne ritenne per sé il restante; salvo che portò egli stesso di sua mano negli archivi del Conciliatore un grosso volume di manoscritti, legato in pergamena e della forma d’ un libro parrocchiale, sdebitandosi cosi della promessa, che aveva fatto a se medesimo, di regalar qualche cosa anche a’ veri amici suoi. In quel punto gli estensori del Conciliatore erano occupati in rifare alcuni periodi al giornale, che doveva uscire di li a poche ore. E però non badarono per allora piú che tanto né al nuovo ospite de’ loro archivi, né alla storia del come esso era pervenuto in potere del donatore. Questi fu rimunerato grettamente dai donatari con un «mille grazie» secco secco; ma, ponendo mente alla circostanza, gli parve che il guiderdone fosse anche troppo, e si tenne contento.

Non passò per altro una settimana che ai pochissimi estensori rimasti in Milano a tirare il carro, mentre che tutti gli altri se ne stanno oziando alla frescura in amene campagne, su pe’ colli di Brianza od in riva a qualche lago, cadde sott’ocehio il volume de’ manoscritti e nell’animo la voglia di scartabellarlo.

Il frontispizio dice precisamente cosi : Miscellanea di cose accadute a’ miei tejnpi, dove c’ è dentro un poco di tutto. E piú sotto: «Io, prete don Anastasio Caramella, cappellano titolato in Verderio superiore, ho messa insieme questa miscellanea per mio uso ed esercizio, incominciando il giorno di pasqua dell’anno 1759 e seguitando fino al giorno di san Giuseppe del 1771, nel quale il dolore per la morte della mia buona Maddalena mi ha fatto rinunziare al mondo ed alle vanitá».

Chi fosse questa Maddalena, la quale vivendo faceva un po’ mondano don Anastasio, non è occorso a’ sottoscritti di potere indovinare. Ma non hanno lette ancora che poche carte della Miscellanea. Apertala a metá del volume, vi trovarono un capitolo che s’ annunzia cosi: Elegia comico-sena ed in prosa, composta da due degni signori che scrivono nel foglio periodico «Il caffè» .