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Cap. IV — 60 ―

A Sant’Omobono trovansi pure alberghi muniti di ogni desiderabile conforto.

Da Sant’Omobono al Passo del Pertusio (1186 m.).

Da Sant’Omobono, due vie si possono tenere, o salendo a Costa Imagna (1000 m.), salita che, oltre ad essere faticosa, dilunga conducendo indietro un buon tratto: o, meglio, sia per la carrozzabile, sia per un buon sentiero, portandosi a Valsecca, da dove, tenendo sempre a sinistra, pure un buon sentiero, che incontra quello proveniente da Costa Imagna, in circa 2 ore, conduce al Pertusio, che va a diventare una stazione climatica, grazie anche alla buona fonte magnesiaca che vi si trova. Dal passo del Pertusio al passo la Passata e passo del Fo (vedi più avanti da Valsecca).

La carrozzabile prosegue fino a

27 km. Valsecca (641 m.; 700 ab.). Nella chiesa del 1500 dedicata a S. Marco conservansi due quadri: Gesù in Croce coi Santi Carlo e Francesco e l’Adorazione dei Magi di Palma il Vecchio.

Poco al di sopra di questo paese merita di essere visitata l’interessante e copiosa fonte intermittente, dove la comparsa dell’acqua, che avviene ad intervalli variabili, secondo la stagione, è preceduta da forte rombo sotterraneo dovuto all’aria espulsa.

Escursioni:

a Vercurago, Calolzio e Lecco per il passo la Passata (1238 m.) e Passo del Fo (1295 m.). Un discreto sentiero conduce in 2 ore circa al passo la Passata che s’apre alla sommità di val d’Erve e che si può anche raggiungere in 1 ora dal passo del Pertusio seguendo un sentiero da carbonai lungo il versante O. del Monte Locone.

Da la Passata si scende rapidamente al torrente Galavesa e per ripido sentiero, passando alle baite di Praleger (753 m.), si arriva al villaggio d’Erve (1 ora; 568 m.), che possiede una bella chiesa del VII secolo. A pochi minuti il Tinello, bella cascata di circa 70 metri d’altezza.

Da Erve, seguendo il dosso sulla destra del torrente, per Saina ed il Santuario di S. Gerolamo, in 1 ora 30 si arriva a Vercurago, stazione della linea Bergamo-Lecco.

Seguendo invece l’altra, segnata con circoli rossi, si sale dolcemente sino alla Cappella del Corno (598 m.), si costeggia un orrido in fondo al quale rumoreggia la Galavesa e per Rossino (390 m.), si va a Calolzio.

Volendo invece scendere a Lecco, si prende a la Passata, il sentiero che, rasentando le rupi occidentali del Resegone, piega a N.-O. ed in 30 min. si arriva al passo del Fo, che mette nella valle del torrente Bione.

Di là un facile sentiero conduce in 1 ora 30 alla capanna Stoppani (820 m.), donde in 1 ora, passando per Acquate si arriva a Lecco.

Il terzo ramo, che sta in mezzo ai due già descritti, conduce a

26 km. Rotafuori (691 m.; 1100 ab.), patria del celebre architetto Quarenghi.

28 km. Rotadentro (665 m.; 400 ab.).