Pagina:Bernardino da Siena - Novellette ed esempi morali, Carabba, 1916.djvu/139

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esempi e detti morali 127

sero tutta martoriare, acciò che non avesse mai pace né pensiero mai d’andare disonesta, dicendole: “Noi non voliamo che tu facci tanta vergogna alla nostra casa;” e tutti le dovarebbero èssare contra. E però ogni vedova favellatrice e curiosa fa che tu la schivi: non voler troppo sua prattica, ma sí colle buone. Idio ha misericordia delle vedove: non intendare di quelle che so’ ipocrite, le quali dimostrano d’èssare vedove nell’abito, ma dentro so’ tutte piene carnalità. Oh, elle fanno il ben mormorare di me, se elleno hanno il dosso marcio! La buona dirà di me bene, e la cattiva male.


IX.


Che come ci verrà una forgia nuova, come ci verrà una meretrice vestita a la franciosa, subito sarà impresa. Ecci niuna fanciulla a maritare, o maritata, che sia vestita a la moderna? Come vedranno quel vestire, subito faranno guastare i loro, per recargli a nuova forgia. Sai che si vorrebbe fare? Egli si vorrebbe prima bruciare la donna che si veste, e poi la madre che il consente, e doppo loro el sarto che le fa. Per certo, s’io l’avesse a fare, egli non si farebbe niuna forgia nuova; ché non v’avedete che gli è uno guastamento de la vostra citta! E vovi dare questa codetta; che chi gli fa, e chi li porta, e chi gli fa portare, pecca ogni volta mortalmente; ma molto piú il sarto, il quale reca tale usanza, che col suo