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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/171

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predica quinta 135

parlare l’uno a l’altro. L’altro è morto di pestilenzia; della quale disse David: Veniat mors super illos, et descendat in infernum: — Venga la morte subitanea a loro, per modo che vadano a casa del diavolo. — L’altro, bestiis terrae: inde disse David: Ne tradas bestiis terrae animas confitentium tibi1. — Non dare, Signor mio, (a le bestie) l’anima di coloro che ti confesseranno. E qui hai veduto cose e modi de’ manigoldi di Dio 2, i quali ci mandano a sterminio nel mondo. Doh! cittadini miei, ponete mente a questa vostra città, la quale ora si riposa in tanto bene, in tanta gloria, in tanta pace: sappiatevi mantenere, chè ora è la guardia; e se vi saprete guardare, voi camparete da’ giudicî che per permissione elli manda dallo sterminatore. E così facendo camperete dallo scandolo in questa vita, e dalla pena eternale nell’altra; dalla quale vi guardi Dio in saecula saeculorum, amen.



  1. La Vulgata: ne tradas bestiis animas confitentes tibi
  2. Diversamente il Cod. Pal., dove si legge: E qui ài veduto qui quattro cose de’ modi de’ manigoldi di Dio, che vuol dire degli esecutori della giustizia divina.